Amour…. utopia repubblicana

18,00

In un mondo globalizzato, dominato da un élite miliardaria (banche e multinazionali), dai disvalori del neoliberismo e dall’individualismo sfrenato – di fronte alla stragrande maggioranza dei poveri (classi medie, piccolo borghesi e poveri), in un mondo in cui l’emergenza sanitaria ha rovesciato l’invisibilità delle sbarre e delle prigioni sociali (e la lotta alla pandemia è strumentalizzata come metodo di controllo biopolitico), in un mondo distopico dominato dall’accumulazione di capitali e di proprietà, 11 persone elaborano un piano…
La mattina del 4 febbraio del 2022, quando il Parlamento è riunito in seduta comune per il giuramento del nuovo Presidente della Repubblica, 11 donne e uomini (gli animali), penetrano a Palazzo Montecitorio, addormentano le 5000 persone presenti nel palazzo, blindano l’aula del Parlamento, sequestrano i 1009 deputati, senatori, delegati regionali e questori, per fare approvare la Costituzione della Giustizia.
In pochi minuti Montecitorio è assediato dai servizi segreti (il Grande Fratello).
La storia dura un giorno, 24 ore.
Nell’incipit, John Elkann è stato chiamato apposta Jhon!

Amour… Utopia Repubblicana è un’utopia repubblicana per due motivi:

  1. perché è fondata sulla Costituzione della Giustizia, ed è ispirata ai valori e ai principi dell’anarco-comunismo (libertà personale, proprietà personale, uguaglianza economica, diritti naturali, economia del Dono, antipartitismo, Potere Madre, Potere Comunitario, libertà antipolitica, legge di attrazione, federalismo delle comunità, eccetera)
  2. perché, come scrisse Marx nel XVIII Brumaio di Luigi Bonaparte, la repubblica non è altro, in generale, che la forma (anti)politica del rovesciamento della società borghese (della società ottocentesca ai tempi di Marx, della società del capitalismo finanziario neoliberista dei nostri tempi)

Pathos Edizioni – Marzo 2022


Marco Purita è uno scrittore italiano.
È laureato in Scienze Politiche con 110 e lode, con una tesi su Nietzsche (Nietzsche, La politica dell’antipolitico) che vince, nel 2005, il Premio Optime dell’Unione Industriale di Torino.
È specializzato in Dottrine Politiche con 110 lode e menzione, con un’ulteriore tesi su Nietzsche (Friedrich Nietzsche e i regimi totalitari del Novecento), che ha vinto nuovamente, nel 2008, il Premio Optime dell’Unione Industriali di Torino e l’onorevole distintivo destinato ai “Migliori studenti dell’Università Regia di Torino”.
Addottorato in Studi Politici, Storia e Teoria (XXIV ciclo) con un progetto di ricerca sull’utopia\distopia, ha scritto e ha pubblicato per 96, rue de-La-Fontaine diversi romanzi filosofici e politici: Le voci dell’autorità (2018), Losing my Religion, in Ossa Nere (2019), Tutti i bambini sono pazzi (2020).

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