Caino

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Caino viene maledetto da Dio, ma Caino non è chiunque faccia genericamente violenza all’altro: non è chi ricorre alla violenza per salvare se stesso da un pericolo mortale e, ancora di più, un familiare, un conoscente, un amico, uno sconosciuto, non disponendo di altri modi e mezzi per evitare la propria e altrui soppressione. Caino è biblicamente chiunque uccida per motivi moralmente abietti, riprovevoli, disonorevoli, come sono quelli che hanno a che fare con l’avidità, la gelosia, l’invidia, la rivalità, la prepotenza, il risentimento e la vendetta per un presunto o reale torto personale subìto, dunque per motivi che disattendono l’ordine morale fissato da Dio e le stesse leggi, spesso riflesso della sua volontà, stipulate dagli uomini. Si dirà che la figura di Caino è una figura complessa che non può essere liquidata con poche parole o con giudizi di natura moralistica. Certo, è complessa come è complessa la presenza del male nella vita e nella storia o la ricorrente tentazione umana di sovvertire consolidati e santi princìpi di razionalità e di bene morale, com’è complessa la stessa guerra, ospite indesiderata ma ineliminabile di questo mondo: non sono poche le cose negative e irriducibilmente complesse del nostro mondo, tant’è vero che la sapienza biblico-religiosa parla, attraverso san Paolo, di un vero e proprio mysterium iniquitatis, appunto per sottolineare che l’iniquità si manifesta in forma misteriosa, enigmatica, complicata, fino al punto di poter trarre in errore chi non sia munito di una salda fede nella verità di Cristo e che solo in virtù di tale verità può essere alla fine debellata. L’uomo vive di complessità e nella complessità, ma questo non deve indurlo a dimenticare che esiste pure una retorica della complessità e che il rischio che si corre, nel dirsi per la complessità, sia poi quello di spiegare le cose in modo fallace.

Anche la guerra in corso in Ucraina ha la sua complessità, ma esiste il modo razionale e morale per comprendere, senza eccessivi balbettii spirituali, almeno l’essenziale di questa tragedia del XXI secolo, e cioè che la Russia intende impadronirsi in modo violento e fraudolento delle grandi risorse naturali di cui dispone l’Ucraina, dei suoi importanti sbocchi sul mar Nero, dei traffici commerciali fiorenti e redditizi che sono alla base della sua economia. Come Caino, non tollera che un popolo “fratello” possa avere un destino più prospero del suo.

Pathos Edizioni – Dicembre 2022


Francesco Di Maria, nato a Cosenza nel marzo del 1949, è in realtà il nome devozionale che si è dato l’autore, a partire dal 2003, a seguito di un’intensa e significativa esperienza spirituale e religiosa. Da quel momento il suo impegno filosofico e teologico è venuto concretizzandosi nella fondazione e nella direzione di due siti cattolici on line, il primo denominato www.foglimariani.it e il secondo www.vangeloedemocrazia.it, e poi in una lunga e impegnativa serie di pubblicazioni in volume tutte concepite, pur nel rigore critico da lui acquisito assai per tempo e in relazione a importanti tematiche e sviluppi scientifico-filosofici internazionali, al servizio della sua fede cristiana e cattolica.
Francesco di Maria ha insegnato filosofia e storia nei licei di Cosenza fino al 2006 e non ha mai trascurato la ricerca che però è venuto incrementando considerevolmente da quando è cessato il suo impegno professionale di insegnamento. Numerosi sono i suoi libri. L’ultimo, pubblicato da Primiceri Editori di Padova, è: La ragione tra scienza e filosofia. Idee per una radicale ricognizione critica sul concetto di razionalità, 2022.

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