la via del ritorno

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Il Covid 19 costringe tutti ad un’improvvisa fermata.
Anche Cam si ferma e, attraverso i ricordi, dialoga pure con Waqt, il Tempo, ritornando alle proprie origini e ripercorrendo luoghi e situazioni che lo hanno visto nascere e crescere.
Nel percorso, importante è l’incontro con Sem e con Jafet, insieme ai quali, dopo aver attraversato il Medio Oriente e il Mediterraneo, giunge nella famiglia di adozione di Abramo Pianeta e di Sara Luna, dove trova anche Austra Lia e Amerigo, altri due figli adottati dalla famiglia Pianeta.
Cam, insieme a Sem e a Jafet, si sente, così, definitivamente accolto nel mondo e, gradualmente, scopre la ricchezza della diversità e dell’armonia proprie dell’umanità e dei continenti, che sembrano essere personificati dai cinque figli adottivi.
L’accoglienza si rivela fertile di valori e di modi di fare nuovi e significativi anche per chi accoglie.

La parola è la nostra maschera quando
non scaturisce dall’anima, ispirata da Dio,
lentamente preparata dal pensiero e dall’essere;
è un rumore, una fuga, una dispersione.
Quando si è vissuti nel silenzio,
della purificazione interiore, dell’umiltà, dell’amore,
questa creazione dell’uomo nuovo,
si può rientrare nella vita senza paura, senza terrore,
perché il silenzio di Dio è in noi
(Madre Geneviève, eremita protestante)

Pathos Edizioni – Aprile 2023


Fedele Ceravolo è nato a Soriano Calabro (Vibo Valentia) il 19.03.1946.
Vive a Torino, dove ha insegnato nelle scuole medie e nei licei.
Ha scritto Disperanza (Il Grappolo, 1992), Metafora della maturità (Periferia, 2000), Elpidia (Falco, 2012), Il romanzo perduto e… ritrovato (EBS PRINT, 2018), Filippo, Il richiamo dal silenzio (Adhoc, 2018) in collaborazione con don Giuseppe Fiorillo, Nicola Rombolà e Martino Ceravolo.

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