Quella notte in Polonia – 1 aprile 2005

15,00

È la notte che precede la morte del papa Giovanni Paolo II, 1 aprile 2005. Siamo in Polonia, in un sobborgo popolare della città di Sosnowiec, denominato Zagórze, dove qualche anno prima il pontefice si era recato per celebrare messa. L’appartamento anonimo di un altrettanto anonimo quartiere, tipico alveare umano di stile comunista, è la destinazione di un numero di peccatori prescelti dal papa morente che, in virtù dei suoi poteri conferitigli dal Padre, concede loro la possibilità di redimersi espiando i propri peccati con pene consistenti di riflessioni oltre a quelle spirituali e corporali. Una giovane coppia è la prima ad arrivare. Tra gli espiatori è atteso un certo Albert Kissinger, ex ufficiale nazista e spietato carnefice nel lager di Auschwitz. Albert, tedesco di nascita, ma cresciuto a New York, dove i genitori erano espatriati, ritorna in Germania alla vigilia della guerra per aderire agli ideali nazisti. Per tutto il resto della vita sarà combattuto dall’orgoglio di essere stato leale verso la patria e l’angoscia di un amore trovato ma non vissuto tra i ricordi dei suoi crimini.
Il racconto è un affresco di uno dei periodi più tragici della storia del Novecento, cioè quello della Seconda Guerra Mondiale e di alcuni risvolti umani e sociali che ne sarebbero seguiti. La forza della suggestione esercitata da Hitler e dalla sua ideologia sulle masse viene con acutezza esaminata dall’Autore, mettendo a nudo i meccanismi psicologici ed ideologici che portarono gran parte del popolo tedesco ad immedesimarsi con l’ideologia nazionalsocialista, che asseriva la supremazia della razza ariana. Protagonista della storia è Albert Kissinger, tedesco di nascita, ma con una infanzia passata negli Stati Uniti. Influenzato dagli ideali che animano una giovane zia, membro della Hitler Jugend, convince la madre a ritornare in patria per aderire alla causa nazionalsocialista. Brillante e spietato ufficiale delle SS, Albert percorre il tortuoso sentiero della sua vita sfuggendo ad un groviglio e ad un susseguirsi di situazioni fino alla vecchiaia, quando, tormentato dalla nostalgia di un amore più che dal rimorso di quanto aveva dovuto commettere in guerra, si reca in Polonia nel giorno della morte del papa Giovanni Paolo II. La vicenda si conclude sullo sfondo di uno scenario pregno di misticismo in cui il male che aleggia nel mondo, nei suoi multiformi aspetti, sembra svanire almeno per alcuni istanti. Luigi G. de Anna (Professore ordinario emerito Università di TurkuFinlandia

Pathos Edizioni – Giugno 2021


Guido Lauro Parisi , laureato in Lingue e Letterature straniere presso l’Istituto Orientale di Napoli, ha insegnato nelle scuole italiane e in università straniere (Vilnius, Kaunas, Ottawa, Turku, Katowice). Si è occupato dell’istituzione di diversi centri destinati alla diffusione della lingua e cultura italiana all’estero; è stato direttore della sezione Amici della cultura italiana “Zinja”, a Vilnius; fondatore del Comitato della Società Dante Alighieri di Panevezys, in Lituania, e del Comitato della Società Dante Alighieri di Katowice in Polonia.
Durante la sua carriera all’estero si è dedicato, tra l’altro, al teatro psicopedagogico, inteso come strumento per l’insegnamento/apprendimento dell’italiano come L2.
I suoi libri, destinati principalmente al mondo dei ragazzi e della scuola, in lingua italiana e in lingua inglese, sono stati pubblicati da note case editrici italiane e britanniche.

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