Desiderio di normalità

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La protagonista di questa storia è Laureta, una persona nata e cresciuta in un contesto sociale e politico tormentato. Sin dall’adolescenza esprime il suo legittimo desiderio di normalità, che cercherà di realizzare con determinazione, impegno e perseveranza.
Nonostante i pericoli e i problemi incontrati, riuscirà nel suo intento, anche con il supporto di alcune persone incontrate nel suo percorso di vita, dimostrando che anche le situazioni più difficili si possono superare, perché “Nessuna persona è un’isola”.

Non esisteva né un prima né un dopo
né un altrove da cui immigrare
(Italo Calvino)

L’Europa è troppo grande per essere unita.
Ma è troppo piccola per essere divisa.
Il suo doppio destino è tutto qui
(Daniel Faucher)

Pathos Edizioni – Marzo 2024


Annamaria Parma è nata a Milano, ma abita a Torino da parecchi anni. Si è laureata in Lingue con una tesi su “1984” di George Orwell (Premio Centro Pannunzio).
È stata programmatrice, poi educatrice, collaboratrice e volontaria in un Istituto di ricerche storiche e volontaria presso l’associazione Interculturale Almaterra per oltre vent’anni.
Ha partecipato alla Missione Arcobaleno in Albania, poi per quattro volte in Kosovo con il Coordinamento di alcune associazioni lombarde. È stata consigliera della Circoscrizione 7 del Comune di Torino, con delega alle Pari Opportunità.
Con altre donne, coordinate dall’antropologa Lucia Portis, ha raccolto due storie di migranti, confluite nei testi: Andata e ritorno – Percorsi tra genitori e figli, AA.VV., Ananke lab, Torino, 2018; Che lingua parla la paura, AA.VV., Città di Torino, Torino, 2023.
Ha pubblicato la raccolta di racconti Incontri quasi ravvicinati, Neos Edizioni, Torino, 2020.

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